Hague incontra Patiño su caso Assange: Londra obbligata a estradarlo

New York (New York, Usa), 27 set. (LaPresse/AP) – Il ministro degli Esteri ecuadoriano, Ricardo Patiño, e l’omologo britannico William Hague si incontrati a New York, a margine dell’Assemblea delle Nazioni unite per un confronto sul caso Assange. Tra le altre cose, Patiño ha domandato a Hague se al fondatore di WikiLeaks possa essere permesso di lasciare l’ambasciata del Paese sudamericano a Londra per ricevere cure mediche senza rischiare di essere arrestato. Il governo del Regno Unito si è impegnato a valutare la richiesta e a fornire una risposta in un secondo momento, ma ha ricordato a Patiño che Londra è obbligata dal diritto internazionale a estradare Assange in Svezia. Nel Paese scandinavo l’uomo è ricercato per essere sottoposto a interrogatori in relazione alle accuse di molestie sessuali avanzate da due donne. Il fondatore di WikiLeaks sostiene che l’estradizione sia un primo passo verso il suo trasferimento negli Stati Uniti, dove sarebbe incriminato per la pubblicazione di documenti segreti del governo di Washington.

Oggi è il centesimo giorno che Assange trascorre nella sede diplomatica dell’Ecuador nella capitale britannica, dove si è rifugiato il 19 giugno scorso per evitare il trasferimento. Ieri il giornalista australiano è intervenuto in collegamento video dall’ambasciata ecuadoriana durante un incontro organizzato a margine dell’Assemblea Onu. Nel corso del meeting Assange è sembrato pallido e ha parlato con una voce fioca. Patiño, riferiscono alcuni funzionari, ha tuttavia assicurato che non ci sono rischi immediati per la salute del 41enne. L’Ecuador, ha spiegato il ministro, ha offerto asilo ad Assange perché condivide il timore secondo cui il caso aperto dalla procura in Svezia faccia parte di un complotto volto a processare il giornalista negli Usa per il suo lavoro con WikiLeaks.

Hague, ha riferito un portavoce, ha assicurato Patiño che la legge britannica sull’estradizione comprende ampie garanzie del rispetto dei diritti umani. Il segretario britannico, ha aggiunto il portavoce, “ha chiesto al governo di Quito di studiare queste norme attentamente prima di valutare come procedere”. “Entrambi i ministri – ha aggiunto il portavoce, rimasto anonimo – sono d’accordo di voler cercare una soluzione diplomatica al caso del signor Assange”. È probabile che Patiño e Hague si incontreranno di nuovo nei prossimi due mesi per discutere del caso.