Roma, 5 set. (LaPresse/AP) – Sono 54 le persone uccise dalle forze del regime siriano nella città di Aleppo, 75 in tutta il Paese. E’ quanto fa sapere il coordinamento delle commissioni locali, una rete di attivisti, secondo quanto riporta la Bbc che parla di bombardamenti nella notte sulla seconda città della Siria, sulle aree di Bustan al-Qasr, Marjeh e Hananu. Secondo il coordinamento tra le vittime ci sono sette bambini e tre donne, rimasti uccisi a Bab Nairab, un quartiere meridionale della città. A Marjeh, invece, 15 persone sono morte, 10 delle quali appartenenti alla stessa famiglia.
Una dura condanna è arrivata dal presidente egiziano Mohammed Morsi, secondo il quale il presidente siriano Bashar Assad deve imparare dalla “storia recente” e lasciare il suo posto prima che sia troppo tardi, intervenendo a un incontro dei ministri degli Esteri arabi al Cairo.
Ancora più duro è stato il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan: il regime di Bashar Assad fa “terrorismo di stato”, ha detto, mentre il mondo sta a guardare la “strage dei musulmani”. Erdogan ha aggiunto che è l’inazione del Consiglio di sicurezza Onu a dare alla Siria “la forza di continuare il suo massacro”. Secondo il primo ministro turco questi 18 mesi di conflitto hanno provocato la morte di quasi 30mila persone, tra cui circa 2.200 bambini. Altre 76mila persone risultano scomparse, ha aggiunto.