Siria, raid esercito a Damasco: uccisi sospetti 35 ribelli

Beirut (Libano), 22 ago. (LaPresse/AP) – Almeno 35 presunti ribelli sono stati uccisi in raid dell’esercito siriano a Damasco. L’attivista locale di nome Bassam, che non ha voluto fornire il cognome per paura di rappresaglie, ha riferito che almeno 12 persone sono state uccise a Nahr Eishah e altre undici a Kafar Soussa. Anche l’Osservatorio siriano per i diritti umani con sede a Londra ha riferito che i due quartieri sono stati bombardati e che almeno 24 persone hanno perso la vita a Kafar Soussa.

Le truppe governative hanno prima bombardato i distretti con missili sparati probabilmente dal monte Qasioun, che sovrasta la città. Successivamente i soldati hanno fatto irruzione nei due quartieri e hanno cercato combattenti dell’opposizione dentro le case. Secondo le fonti, alcune delle vittime sono state giustiziate dai militari. L’obiettivo degli attacchi, spiegano attivisti locali, potrebbe essere stato quello di uccidere o catturare i ribelli che avevano usato i quartieri come base nei giorni scorsi per colpire con mortai l’aeroporto militare di Mazzeh.

Intanto, i Comitati di coordinamento locali fanno sapere che almeno 46 cadaveri sono stati trovati a Qaboun, distretto della zona nord di Damasco. Le persone, spiega il gruppo, sarebbero state uccise con esecuzioni sommarie. “Decine di corpi – ha confermato l’Osservatorio siriano per i diritti umani – presentano colpi di arma da fuoco sparati a distanza ravvicinata”.