Santiago (Cile), 15 ago. (LaPresse/AP) – I colloqui tra i leader del movimento studentesco e il sindaco di Santiago del Cile, Pablo Zalaquett, si sono interrotti dopo due ore senza un accordo per mettere fine alle manifestazioni. Ieri centinaia di studenti hanno occupato le scuole superiori e bloccato il traffico nelle strade della capitale per chiedere riforme dell’istruzione. Poliziotti in tenuta antisommossa hanno sgomberato diversi istituti, ma almeno sette restano occupati. Il sindaco di Santiago aveva minacciato di sospendere le borse di studio ai partecipanti alle proteste, scatenando le critiche di altri primi cittadini che hanno definito il gesto un abuso di potere.
La minaccia di Zalaquett ha però il sostegno del ministro dell’Istruzione, Harald Beyer. “Credo sia ragionevole per un sindaco con risorse limitate ricorrere a questi provvedimenti”, ha infatti dichiarato Beyer. La riforma dell’istruzione chiesta dagli studenti prevede un cambiamento totale del sistema scolastico, privatizzato dalla dittatura militare di Augusto Pinochet.