Tripoli (Libia), 10 ago. (LaPresse/AP) – L’Assemblea nazionale della Libia ha eletto l’ex leader dell’opposizione Mohammed el-Megarif come suo nuovo presidente ad interim. El-Megarif ha ottenuto 113 preferenze, sconfiggendo così Ali Zidan, altro storico leader dell’opposizione e difensore dei diritti umani, che ha ottenuto 85 voti. L’Assemblea, nota come Congresso nazionale generale, composta da 200 membri, era stata eletta a luglio nel primo voto democratico dalla caduta di Muammar Gheddafi. Sia el-Megarif che Zidan sono stati diplomatici che si sono opposti al raìs mentre si trovavano in esilio, fin dagli anni ’80.
“Questo è un momento storico e nessuno è sconfitto. I due (candidati, ndr) sono combattenti nazionali che hanno sfidato il regime”, ha commentato la nomina del presidente il deputato indipendente Hussein al-Ansari. El-Megarif, autore di una serie di libri sulle politiche repressive di Gheddafi, è vissuto in esilio per diversi anni e ha guidato del più antico movimento armato di opposizione libico, il Fronte nazionale per la salvezza della Libia. Il gruppo ha provato in diversi modi a porre fine al governo Gheddafi, anche organizzando attacchi armati, come l’assalto del 1984 a Bab al-Aziziyah, a Tripoli. Il regime usò la mano dura contro il Fronte, uccidendo e arrestando molti dei suoi membri. Molti fuggirono all’estero dove hanno proseguito l’attività di opposizione. Nel 2005, la formazione guidata da El-Megarif ha organizzato la prima conferenza di opposizione della Libia per chiedere esplicitamente il rovesciamento di Gheddafi.
Non appena dopo il suo ritorno in Libia, dopo la rivoluzione armata dello scorso anno che ha portato alla caduta del regime, el-Megarif ha formato un nuovo partito, il Fronte nazionale, che considera l’islam come linea guida per la gestione dello Stato, ma non fa riferimento all’applicazione della sharia. El-Megarif ora rimarrà in carica fino a quando verrà varata la nuova Costituzione, probabilmente il prossimo anno. Nel suo ruolo va a sostituire Mustafa Abdul-Jalil, capo del consiglio di transizione uscente, smantellato mercoledì quando lo stesso Abdul-Jalil ha consegnato il potere alla nuova assemblea. Ora il Congresso dovrà scegliere un primo ministro entro 30 giorni, quindi dovrà decidere il meccanismo per selezionare una commissione di 60 membri che dovrà scrivere la Costituzione.