Manila (Filippine), 7 ago. (LaPresse/AP) – Inondamenti causati da piogge monsoniche hanno paralizzato alcune zone della capitale filippina Manila e migliaia di persone hanno dovuto lasciare le loro case. Intanto il bilancio del tifone Saola, che aveva colpito Manila e il nord delle Filippine tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, ha raggiunto 51 morti. Stamattina, ha riferito Benito Ramos, capo dell’agenzia governativa per le emergenze, non ci sono notizie di nuove vittime. L’eccesso di acqua rilasciato dalla diga La Mesa ha causato inondazioni in diversi sobborghi di Manila, tra cui Quezon, Malabon, Valanzuela e Caloocan.
Circa 5mila residenti di quartieri situati lungo il fiume Marikina hanno dovuto lasciare le loro case. Le autorità hanno ordinato la chiusura di uffici e scuole e anche la borsa filippina, la cui sede si trova nel quartiere di Makati, è rimasta chiusa, così come l’ambasciata degli Stati Uniti. Saola è il settimo dei tifoni e temporali che colpiranno probabilmente le Filippine quest’anno.