Gerusalemme, 2 ago. (LaPresse/AP) – “Se fossi iraniano, sarei molto preoccupato dalle affermazioni di Israele su un possibile attacco, perché a mio avviso le minacce di Israele suonano come serie e credibili”. È l’opinione dell’ex direttore del Mossad, Ephraim Halevy, intervistato da Israel Radio, secondo cui le prossime 12 settimane saranno “veramente cruciali” per la decisione dello Stato ebraico di attaccare o meno. “Continuando a fare i loro giochetti” nei colloqui internazionali sul nucleare, ha aggiunto Halevy, gli iraniani sottovalutano la risolutezza israeliana. “Hanno sbagliato i calcoli se pensano di avere un’immunità illimitata” in questi colloqui, ha proseguito. L’Iran sostiene che il suo programma nucleare sia pacifico e mirato a produrre energia, mentre Israele afferma che quella di Teheran sia una minaccia alla sua sopravvivenza e ritiene che la repubblica islamica voglia assemblare armi nucleari.