Denver (Colorado, Usa), 27 lug. (LaPresse/AP) – È polemica negli Stati Uniti per i ritardi dei soccorsi dopo la strage di Aurora, vicino a Denver, dove la settimana scorsa sono morte 12 persone in una sparatoria in un cinema durante la prima di ‘Il cavaliere oscuro – Il ritorno’. Mentre gli ufficiali di polizia dell’area lanciavano appelli perché tutti i medici disponibili nella zona accorressero sul luogo dell’attacco, ci sono voluti oltre 20 minuti perché le autorità chiamassero il distretto dei vigili del fuoco di Cunningham, zona vicina al cinema. I pompieri sono arrivati sul luogo dell’attacco oltre mezz’ora dopo la prima chiamata di aiuto ai numeri di soccorso, durante la quale era già stato spiegato che un uomo aveva aperto il fuoco nella struttura.
Le comunicazioni radiofoniche mostrano inoltre che il personale di emergenza ha riscontrato diversi problemi nel comprendere quanto stava accadendo e nel mobilizzare in fretta una risposta alla strage. La polemica scoppiata nelle ultime ore negli Stati Uniti si concentra sul dubbio che se i soccorsi fossero stati più rapidi, forse sarebbero riusciti a salvare più vite. Nella strage, per cui è stato arrestato il 24enne James Holmes, sono morte 12 persone e altre 58 sono rimaste ferite.