Aurora (Colorado, Usa), 23 lug. (LaPresse/AP) – “Tutta l’America e gran parte del mondo pensano a voi”. Così il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, parlando con i familiari delle vittime della sparatoria del cinema di Aurora, vicino Denver in Colorado. Obama ha incontrato i parenti delle vittime nello University of Colorado Hospital ad Aurora, dove sono state curate 23 delle 58 persone rimaste ferite nella sparatoria di venerdì. Dieci di loro restano ricoverate lì, sette delle quali in condizioni gravi. “Sono venuto dai parenti delle vittime non tanto come presidente, ma come padre e marito”, ha spiegato il presidente Usa parlando con i giornalisti dopo la visita.
OBAMA INCONTRA A PORTE CHIUSE FAMILIARI VITTIME. La visita di Obama ai parenti delle vittime si è svolta a porte chiuse. Il presidente ha incontrato i familiari e i pazienti ricoverati ad uno ad uno. Poi, al termine delle visite, l’inquilino della Casa Bianca è comparso davanti alle telecamere e ha tenuto un discorso incentrato sulle vite e i sogni di vittime e sopravvissuti, lasciando da parte l’autore della strage e la sua “azione malvagia”. “Il motivo per cui storie come queste hanno un tale impatto su di noi è che tutti possiamo capire cosa significherebbe se qualcuno dei nostri cari ci venisse strappato in questo modo”, ha aggiunto Obama.
LA STORIA DELLA RAGAZZA CHE HA SALVATO L’AMICA. Obama ha assicurato inoltre che sarà fatta giustizia e l’attenzione che per ora si è concentrata sull’autore della strage sparirà e saranno piuttosto le persone coinvolte e le vittime a essere ricordate. Poi ha raccontato la storia di due giovani sopravvissute, precisamente di una ragazza che ha aiutato un’amica a sopravvivere. Si tratta della storia della 19enne Ally Young, che subito dopo il lancio di gas all’interno del cinema si era alzata per tentare di reagire ed era stata colpita al collo; la sua amica 21enne Stephanie Davis si occupò allora di spostare Ally continuando ad applicarle pressione sulla vena del collo evitando la fuoriuscita di sangue. “Per quanto tragiche siano le circostanze di quello che abbiamo visto e per quanto ciò spezzi il cuore delle famiglie, vale la pena per noi passare gran parte del nostro tempo a riflettere su giovani americani come Ally e Stephanie perché rappresentano il meglio di noi e ci assicurano che da questo buio nascerà un giorno più luminoso”, ha detto Obama.
JAMES HOLMES OGGI IN TRIBUNALE. L’autore della strage, James Holmes, è atteso oggi per la prima udienza in tribunale. Attualmente si trova in isolamento in un carcere della contea di Arapahoe e per lui è stato nominato un difensore di ufficio. Il capo della polizia di Aurora, Dan Oates, ha riferito che potrebbero volerci mesi per risalire a un movente della strage, precisando che la polizia sta lavorando con gli agenti dell’Fbi esperti dell’analisi del comportamento.
MASCHERA BATMAN IN CASA DEL KILLER. Intanto una fonte ufficiale ha fatto sapere che nell’appartamento di Holmes è stata trovata anche una maschera di Batman. Il giovane, 24 anni, ha compiuto la sparatoria venerdì proprio durante la prima del nuovo film di Batman ‘The dark knight rises’ nel cinema Century 16 di Aurora, vicino Denver in Colorado. Dodici persone sono morte e 58 sono rimaste ferite. Il killer aveva inoltre riempito la sua casa di trappole esplosive, ora disinnescate dalla polizia, e aveva lasciato la musica ad alto volume. I vicini disturbati dal rumore hanno infatti chiamato la polizia, che era però impegnata nella gestione della sparatoria al cinema e non è intervenuta. Se gli agenti fossero entrati in casa sarebbero saltati in aria.
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