Madagascar, esercito reprime rivolta soldati ribelli

Antananarivo (Madagascar), 22 lug. (LaPresse/AP) – E’ durata solo poche ore in Madagascar la sommossa di un gruppo di soldati ribelli che questa mattina hanno preso il controllo di una base militare nei pressi del principale aeroporto dell’isola, vicino alla capitale Antananarivo. Le forze governative hanno inizialmente provato a inviare un negoziatore, ma i ribelli lo hanno respinto a colpi di arma da fuoco. L’uomo è poi morto per le ferite riportate.

L’esercito ha quindi deciso di lanciare una controffensiva armata, al termine della quale molti insorti sono stati arrestati, un soldato è stato ucciso, così come il presunto capo dei ribelli, Koto Mainty, guardia del corpo dell’ex ministro della Difesa Noel Rakotonandrasana, arrestato dopo aver preso parte a un ammutinamento nel 2010. Due militari di entrambi gli schieramenti sono invece rimasti feriti, spiega il ministero della Difesa. In seguito all’attacco, i voli da e per l’aeroporto di Ivato, nella capitale Antananarivo, sono stati cancellati. Lo scalo non riprenderà le normali operazioni prima di domani.

Il Madagascar è scosso da problemi politici e violenze da quando, nel 2009, il leader dell’opposizione Andry Rajoelina ha deposto il presidente Marc Ravalomanana, che ora vive in esilio in Sudafrica. Rajoelina attualmente guida un’unità del governo incaricata di preparare le elezioni per il 2013. Lo scorso anno Ravalomanana è stato condannato in contumacia per cospirazione a commettere omicidio in un caso legato alle sommosse che lo hanno poi costretto a lasciare il potere. L’ex presidente ha definito il tribunale illegittimo e ha provato a fare ritorno in patria, ma per ora senza successo.