Aurora (Colorado, Usa), 22 lug. (LaPresse/AP) – James Holmes non sta collaborando con le autorità. Lo riferisce il capo della polizia di Aurora, Dan Oates, secondo cui il 24enne sospetto autore della strage che ha sconvolto la cittadina del Colorado, alle porte di Denver, si rifiuta di parlare. Il giovane è stato arrestato nella notte tra giovedì e venerdì dopo la sparatoria in un cinema in cui era in programma la prima del nuovo film di Batman, ‘The Dark Knight Rises’, in seguito alla quale 12 persone sono morte e 58 sono rimaste ferite. A favore di Holmes è stato nominato un difensore di ufficio e domani è in programma la sua prima apparizione davanti alla corte. Secondo Oates potrebbero volerci mesi prima di determinare il movente della strage. Anche per questo la polizia sta lavorando assieme agli analisti comportamentali dell’Fbi.
E mentre la cittadina di Aurora si prepara alla veglia della notte in ricordo della vittime e il presidente Barack Obama è già arrivato per offrire il suo conforto alle famiglie, oggi ha fatto il giro del web e dei siti di informazione un video diffuso dalla Abc in cui si vede il giovane James alle prese con un evento scolastico. Le immagini, risalenti a sei anni fa, mostrano il ragazzo intervenire a un evento al Miramar College a San Diego quando aveva 18 anni. La presentazione del giovane, esile, timido e con indosso una camicia oversize, riguardava “l’illusione temporale” che lui stesso definisce come “una illusione che ti permette di cambiare il passato”. Durante il discorso, Holmes spiega che sta studiando l’esperienza soggettiva, ossia “ciò che avviene all’interno della mente, in contrasto con il mondo esterno”. Un’insegnante lo introduce dicendo che il giovane punta a diventare un ricercatore e fare scoperte scientifiche. Il suo sogno, aggiunge la donna scatenando la risata del pubblico e un sorriso di Holmes, è possedere una macchina per i gelati Slurpee.
Intanto le forze di sicurezza hanno fatto sapere di aver terminato le operazioni di raccolta prove nella casa Holmes. Agli abitanti del palazzo non è stato tuttavia ancora dato il via libera di tornare nelle proprie abitazioni per il pericolo dato dalle sostanze chimiche. Non è chiaro quando potranno farvi ritorno. La polizia, che ha impiegato ore a smantellare e disporre il materiale, spiega di aver trovato una complessa rete di trappole esplosive all’interno dell’appartamento. Il cinema scena del crimine rimarrà chiuso per massimo una settimana.