Ramadan al via oggi in Medioriente, Cns: Sarà il mese della vittoria

Il Cairo (Egitto), 20 lug. (LaPresse/AP) – Comincia oggi in gran parte del Medioriente il mese sacro del Ramadan, periodo in cui i seguaci dell’islam digiunano e pregano durante tutto il giorno. Comunicati ufficiali diffusi ieri in Egitto, Arabia Saudita, Libano, Giordania, Qatar, Libia e Yemen hanno appunto fissato per oggi il via alle celebrazioni e il Consiglio nazionale siriano, gruppo dell’opposizione, afferma che questo sarà “il mese della vittoria” contro il regime del presidente Bashar Assad. Nell’ennesimo segnale di differenze tra le due parti, Damasco ha annunciato invece che il Ramadan inizierà domani. I primi a dare il via al digiuno sono stati gli oltre 30mila indonesiani dell’organizzazione musulmana Muhammadiyah, il secondo gruppo islamico più grande del Paese. Altre decine di milioni di musulmani indonesiani inizieranno invece il digiuno domani, giornata fissata ufficialmente dal governo di Giacarta come inizio del mese sacro.

In un messaggio pubblicato su Facebook, il Cns ha chiesto unità e collaborazione ai siriani per combattere il regime. “Mentre ci avviciniamo alla vittoria contro la squadra di repressione e corruzione, chiediamo al nostro popolo di rafforzare resistenza e scontri contro i membri del regime e i loro miliziani e di supportare le brigate eroiche a Damasco”, si legge sulla pagina ufficiale del gruppo. Durante il mese del Ramadan, i musulmani dovrebbero astenersi dal mangiare, bere, fumare e avere rapporti sessuali dall’alba al tramonto, per concentrarsi su spiritualità, buone azioni e carità. In occasione del mese sacro, il nuovo presidente egiziano Mohammed Morsi ha emesso la grazia per 572 civili condannati in tribunali militari dopo la caduta di Hosni Mubarak e l’avvento al potere dell’esercito.

Per far fronte ai problemi di sicurezza e ai servizi danneggiati dalla crisi politica dell’ultimo anno e mezzo, Morsi ha chiesto agli egiziani di osservare gli orari di lavoro anche durante il Ramadan. Esponente dei Fratelli musulmani, il nuovo presidente è diventato il primo capo di Stato islamico eletto dal popolo nella regione. Quello di quest’anno è il secondo Ramadan dalle proteste della primavera araba, scoppiate all’inizio del 2011.