Gerusalemme, 16 lug. (LaPresse/AP) – “La pace tra Israele, il popolo palestinese e tutti i vicini arabi di Israele è fondamentale per il progresso e la prosperità a lungo termine di Israele”. Così il segretario di Stato Usa Hillary Clinton dopo aver incontrato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente del Paese, il ministro degli Esteri e il ministro della Difesa. Nel suo viaggio in Medioriente, Clinton ha anche incontrato il primo ministro palestinese Salam Fayyad, senza tuttavia recarsi in Cisgiordania. Sia gli israeliani, sia i palestinesi non sono soddisfatti di come il presidente Usa Barak Obama abbia trattato la questione mediorientale. La portavoce palestinese Hanan Ashrawi ha definito “un disastro” la politica mediorientale di Obama. “La posizione e la credibilità americane – ha detto – non avevano mai toccato un livello così basso. Una grande potenza viene costantemente umiliata da Israele e loro si sono rassegnati”.
“Non sono riuscito a far progredire il processo di pace in Medioriente nel modo in cui avrei voluto”, ha detto domenica Obama, intervistato dal canale tv di Washington Wjla-tv. “È qualcosa su cui ci siamo concentrati molto presto. Ma la verità sulla questione è che anche le parti in causa devono volere la pace”.