Beirut (Libano), 12 lug. (LaPresse/AP) – Il presidente siriano Bashar Assad può essere rimosso dal potere solo con la forza. Nessun’altra soluzione, se non le sue dimissioni, è accettabile per mettere fine alle violenze. Lo ha detto Nawaf Fares, ormai ex ambasciatore siriano in Iraq, che ieri ha disertato in favore dei ribelli. In un’intervista all’emittente al-Jazeera, il diplomatico ha rifiutato il piano di pace promosso dall’inviato speciale Kofi Annan, sottolineando appunto che solo la caduta di Assad potrà interrompere il conflitto.
Fares ha annunciato ieri di essersi unito alla rivoluzione contro il regime di Damasco. L’ex ambasciatore è il secondo in pochi giorni ad abbandonare il presidente Assad. Venerdì scorso ha disertato il brigadier generale Manaf Tlass, membro dell’entourage del presidente, che però non ha parlato pubblicamente e sembra non si sia unito al movimento ribelle. Nonostante Damasco sia sempre più isolato a livello internazionale, il regime ha mantenuto una certa unità. I passi indietro di Fares e di Tlass hanno creato speranze nell’opposizione su decisioni simili di altri leader vicini ad Assad.