Madrid, scontri minatori-polizia: 40 feriti

Madrid (Spagna), 11 lug. (LaPresse/AP) – Scontri fra polizia e manifestanti a Madrid durante il corteo di migliaia di minatori spagnoli e di loro sostenitori che protestano contro i tagli del governo. Quaranta persone sono rimaste ferite e sette sono state arrestate. I minatori hanno fatto scoppiare petardi, che sono stati poi lanciati contro gli agenti di guardia davanti al ministero, che gestisce il settore minerario. La polizia ha sparato proiettili di gomma, prima a terra come avvertimento, poi invece direttamente contro i manifestanti quando questi hanno lanciato petardi, pietre e bottiglie.

I FERITI. Una portavoce della polizia ha reso noto che 22 manifestanti e 10 agenti sono stati curati sul posto per le ferite riportate negli scontri. Gli altri otto feriti sono stati invece ricoverati. Si tratta di due poliziotti e sei dimostranti, che sono stati portati in ospedale quando gli agenti hanno sparato proiettili di gomma per disperdere la folla di fronte al ministero dell’Industria della capitale spagnola. Tra i feriti c’è un minatore in pensione, il 67enne Olvidio Gonzalez, colpito alla gamba e portato via in barella dopo essere caduto a terra ferito. Un giovane dimostrante, il 24enne Santiago Oviedo, riferisce di aver visto diverse persone lanciare petardi, bottiglie e lattine alla polizia dietro a un cordone davanti al ministero. La gente è scappata via nel panico, ha spiegato, aggiungendo di aver visto almeno dieci persone colpite dai proiettili di gomma.

LA MARCIA DEI MINATORI. I minatori sono giunti ieri a Madrid dopo una marcia di tre settimane e il loro corteo si è svolto nel centro della capitale verso il ministero dell’Industria per protestare contro i tagli al settore decisi dal governo. L’arrivo dei lavoratori a Madrid è stato il culmine di tre settimane di marce in tutto il Paese. Due colonne di lavoratori, partiti lo scorso 22 giugno dalle regioni delle Asturie, Léon e Aragano, si sono incontrate ieri sera in un sobborgo di Madrid e sono poi state accolte a Puerta del Sol come eroi da migliaia di sostenitori. Gli operai protestano contro i tagli decisi dal governo, tra cui quello del 63% ai sussidi per il settore minerario. Il governo ha inoltre ridotto i sussidi per minatori che vogliono imparare un altro mestiere, nonché le borse di studio per i loro figli.