Siria, Assad: Rammarico per abbattimento jet turco

Ankara (Turchia), 3 lug. (LaPresse/AP) – Il presidente siriano Bashar Assad ha dichiarato a un giornale turco di essere dispiaciuto per l’abbattimento del caccia turco. In una intervista esclusiva concessa domenica al giornale Cumhuriyet, Assad ha detto: “Vi dico che, al cento per cento, vorrei che non l’avessimo abbattuto”. Il jet è stato colpito il 22 giugno e l’episodio ha creato ulteriori tensioni tra Damasco e Ankara. Assad ha insistito che si trovasse nello spazio aereo siriano e stesse volando in un corridoio utilizzato in passato da aerei israeliani. La Turchia ha risposto schierando missili antiaerei sul confine e ha più volte messo all’erta i propri aerei dopo aver riferito che elicotteri siriani si sono avvicinati al confine.

“Non permetteremo (che l’abbattimento del jet turco, ndr) causi un conflitto armato che danneggerebbe entrambi i Paesi. Non abbiamo aumentato le nostre forze sul confine turco e non lo faremo”, ha detto ancora Assad nell’intervista. Assad non ha offerto scuse per l’abbattimento, insistendo che le sue forze aeree hanno agito per difesa. Ha spiegato che la Siria “si sarebbe scusata” per l’abbattimento se il jet non avesse sconfinato, aggiungendo che l’escalation delle tensioni si sarebbe potuta evitare se le comunicazioni tra i due eserciti fossero state efficienti. “Siamo in stato di guerra, quindi ogni aereo non identificato è un aereo nemico”, ha detto Assad al giornale turco. “Lasciatemelo ripetere: non avevamo la minima idea della sua identità quando lo abbiamo abbattuto”, ha proseguito.