Ankara (Turchia), 22 giu. (LaPresse/AP) -Ankara (Turchia), 22 giu. (LaPresse/AP) – La Siria ha abbattuto il caccia turco disperso nella parte orientale del Mediterraneo. Poco prima di mezzanotte , dopo un vertice durato due ore, l’ufficio del premier di Ankara Recep Tayyip Erdogan ha emesso una dichiarazione che conferma la responsabilità della forze di Damasco. I due piloti a bordo sono ancora dispersi, precisa la nota. La Turchia, si legge, “prenderà con determinazione le misure necessarie” in risposta a quanto accaduto.
Nel pomeriggio era arrivata la notizia di un jet militare turco disperso in acque siriane. L’emittente libanese Manar tv, controllata da Hezbollah, aveva subito attribuito la colpa a un attacco dei soldati di Damasco. Il premier turco Erdogan sulle prime aveva comunicato tuttavia di non poter confermare la notizia: “Non posso dire che il nostro jet sia stato abbattuto, non ho informazioni definite a riguardo. È impossibile confermarlo”, aveva detto in una conferenza stampa mostrata in diretta dalla televisione nazionale.Poi la conferma.
Navi turche e siriane stanno ancora cercando i due piloti e i resti del velivolo, identificato dai media in un F-4. L’esercito turco ha comunicato che il jet era decollato per una missione dalla base militare di Malatya, nel sud del Paese, ed è scomparso dai radar alle 11.58 di questa mattina. Alcuni testimoni che si trovavano vicino alla costa nella provincia turca di Hatay hanno detto che il caccia stava volando talmente a bassa quota da far pensare che potesse “colpire i tetti delle case”. Poco dopo, hanno spiegato all’emittente televisiva privata Ntv, si è diretto verso il mare.
Ankara si è unita a Stati Uniti e altri Paesi nel chiedere le dimissioni del presidente siriano Bashar Assad come condizione fondamentale per mettere fine alle violenze. La Turchia ha inoltre accolto oltre 32mila profughi siriani allestendo diversi campi profughi al confine.