Washington (Usa), 15 giu. (LaPresse/AP) – Il piano con cui fermare le espulsioni di giovani immigrati illegali arrivati negli Usa da bambini renderà il sistema “più equo, più efficiente e più giusto”. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, annunciando il programma con cui metterà fine agli espatri dei giovani lavoratori che si trovano illegalmente nel Paese, perché “non ha senso espellere giovani di talento” che sono essenzialmente americani. Ha aggiunto che sta portando avanti questa misura per l’assenza di una azione del Congresso “con cui sanare un sistema problematico”. Il primo passo sarà il conferimento di permessi a 800mila giovani immigrati, che sinora hanno vissuto nel timore di essere espulsi. Quando una persona nel pubblico gli ha chiesto: “Perché favorisce gli stranieri invece dei lavoratori americani?”, il presidente ha risposto: “Questa è la cosa giusta da fare”.
“Siamo chiari, non si tratta di amnistia, non si tratta di immunità o di un cammino verso la cittadinanza: questa non è una soluzione permanente. Questa è la cosa giusta da fare”, ha detto Obama al Rose Garden della Casa Bianca. Secondo il programma dell’amministrazione, gli immigrati illegali saranno immuni dall’espulsione se entrati negli Usa prima di aver compiuto 16 anni e se avranno meno di 30 anni, avendo vissuto negli Stati Uniti per almeno cinque anni continuativi, senza precedenti penali ed essendosi diplomati in una scuola americana, avendo un titolo analogo o avendo servito nell’esercito.
Potranno fare richiesta di un permesso di lavoro che sia valido per due anni, senza limine su quante volta possa essere rinnovato. Obama ha dichiarato che il cambiamento diventerà effettivo immediatamente, per “sollevare l’ombra dell’espulsione di queste giovani persone”. Il passo arriva una settimana prima che il presidente parli di fronte alla conferenza nazionale dell’Associazione dei rappresentanti eletti e degli ufficiali latinoamericani a Orlando, in Florida. Il rivale alle presidenziali, il repubblicano Mitt Romney, parlerà loro giovedì.