Tunisia, Ben Ali condannato a 20 anni carcere per repressione rivolte

Tunisi (Tunisia), 13 giu. (LaPresse/AP) – L’ex presidente tunisino Zine El Abidine Ben Ali è stato condannato in contumacia a 20 anni di carcere, per il suo ruolo nella repressione delle rivolte che lo hanno destituito. I giudici del tribunale militare tunisino lo hanno giudicato colpevole di aver dato ordine alle forze di sicurezza di sparare sui dimostranti a Ouardanine, uccidendo quattro persone, il giorno successivo alla sua destituzione l’anno scorso. Ben Ali fuggì in Arabia Saudita, dove è tuttora, sebbene la Tunisia abbia ripetutamente chiesto di estradarlo perché possa essere presente ai processi. Si tratta della prima condanna nei suoi confronti emessa da una corte militare, mentre a livello civile è già stato condannato per traffico di droga, contrabbando di armi e abuso di fondi pubblici, per cui gli è stata inflitta una pena di 66 anni di detenzione. Nelle rivolte in Tunisia morirono 338 persone, mentre 2.147 furono ferite.

Ad altri alti ufficiali condannati in contumacia nel processo di oggi sono state inflitte pene di 10 anni di carcere, mentre ad altre persone in custodia pene di 5 anni, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa del Paese. Ai parenti delle vittime sono stati conferiti risarcimenti tra i 100mila e i 150mila dollari. Un secondo processo militare è in corso nei confronti di Ben Ali per le morti di altri 20 dimostranti nel sud del Paese.