Belgrado (Serbia), 11 giu. (LaPresse/AP) – I leader di Croazia, Bosnia e Slovenia boicotteranno oggi la cerimonia di insediamento di Tomislav Nikolic come presidente della Serbia in segno di protesta dopo che Nikolic ha negato che il massacro di Srebrenica del 1995 sia stato genocidio e ha definito Vukovar una città serba. I leader dell’area sostengono infatti che le dichiarazioni del presidente serbo abbiano riacceso le tensioni nella regione. Nel massacro di Srebrenica le forze serbo bosniache uccisero circa 8mila uomini e ragazzini musulmani. Vukovar, invece, è una città croata che durante la guerra per l’indipendenza della Croazia fu distrutta dalle forze serbe. Nikolic è stato eletto presidente con una vittoria a sorpresa nel ballottaggio dello scorso 20 maggio.