Aie: Domanda globale gas naturale +17% entro 2017, Cina guida crescita

Kuala Lumpur (Malesia), 5 giu. (LaPresse/AP) – La domanda globale di gas naturale dovrebbe crescere del 17% nei prossimi cinque anni, visto il raddoppiamento del consumo da parte cinese. È quanto fa sapere l’Agenzia internazionale per l’energia (Aie). La richiesta cinese di gas naturale, aggiunge l’Aie, dovrebbe espandersi del 13% all’anno fino al 2017. Entro questo stesso anno il consumo degli Stati Uniti probabilmente crescerà in tutto del 13%. La domanda europea dovrebbe invece aumentare del 7,9%. “L’Asia – si legge in una nota dell’agenzia – sarà di gran lunga la regione con la crescita più rapida, guidata principalmente dalla Cina che emergerà come terzo maggiore utilizzatore di gas entro il 2013”.

A beneficiare maggiormente dalla crescita della domanda asiatica sarà il Nordamerica che dovrebbe diventare esportatore netto di gas liquefatto naturale nei prossimi cinque anni. I produttori asiatici di gas liquefatto naturale, come la Malesia e l’Indonesia, invece, aggiunge l’Aie, diventeranno importatori netti visto che la loro domanda locale sale e la produzione scende. Entro il 2017, inoltre, i bassi prezzi del gas naturale dovrebbero portare quest’ultimo a produrre la stessa energia generata dal carbone negli Stati Uniti. Il commercio mondiale di gas, prosegue il rapporto, potrebbe aumentare entro il 2017 del 35%, ma la crescita rallenterà nei prossimi due anni prima di accelerare da metà 2014, momento in cui i progetti attualmente in costruzione diventeranno attivi.

“La bilancia commerciale globale – si legge ancora nel rapporto – si sta visibilmente spostando sull’Asia, che attrae flussi crescenti di gas liquefatto naturale e gasdotti”. Visti i diversi impianti che attualmente sta costruendo, aggiunge infine l’Aie, “l’Australia è destinata a diventare il nuovo Qatar”, in questo momento principale esportatore mondiale di gas naturale liquefatto. Secondo l’agenzia, nuovi impianti relativi a questa produzione stanno venendo discussi in Australia, Russia, Nigeria, Tanzania, Mozambico e Asia meridionale.