Bangkok (Thailandia), 1 giu. (LaPresse/AP) – “Oggi riscontro un atteggiamento che definisco come un ottimismo imprudente. Penso che un po’ di sano scetticismo sarebbe consigliato”. Lo ha detto la leader dell’opposizione birmana, Aung San Suu Kyi, a proposito del modo in cui la comunità internazionale ha accolto le riforme democratiche adottate nei mesi scorsi nel suo Paese. Suu Kyi, che ha parlato durante il Forum economico mondiale sull’Asia dell’Est a Bangkok, ha ricevuto una standing ovation dopo aver raccontato al pubblico di essere stata invitata nella cabina del pilota dopo l’atterraggio nella capitale thailandese. Si tratta del primo viaggio di Suu Kyi all’estero da 24 anni. In un primo momento, ha spiegato, aveva ammirato il pannello di controllo dell’aereo, ma subito dopo è rimasta “completamente affascinata” dalle luci della moderna Bangkok, così diversa da Rangoon, dove spesso si verificano dei blackout. “Mi è subito venuto in mente – ha aggiunto – che abbiamo bisogno di una politica energetica”.
Al discorso di Suu Kyi, durato circa 10 minuti, è seguita una sessione di domande e risposte con Klaus Shwab, fondatore del Forum, che l’ha definita come “una delle personalità più straordinarie del secolo”. Il premio Nobel per la Pace ha cercato di spiegare come la comunità internazionale potrebbe aiutare “quel piccolo pezzo del mondo che alcuni chiamano Birmania e altri Myanmar”. Suu Kyi ha elencato i principali bisogni del Paese, come istruzione secondaria e lavoro per porre fine alla disoccupazione tra i giovani, definita da lei “una bomba a orologeria”. In Birmania, ha aggiunto, mancano ancora lo Stato di diritto e un sistema giudiziario indipendente. “Abbiamo bisogno – ha affermato – di un’istruzione di base che permetta alle persone di guadagnarsi da vivere in una maniera decente”. “Continuo a ripetere alle persone: è vero che siamo indietro rispetto agli altri, ma questo vuol dire che possiamo imparare dai loro errori”, ha concluso Suu Kyi.