Usa, nuovi risvolti in caso Trayvon: foto di Zimmerman sanguinante

Orlando (Florida, Usa), 18 mag. (LaPresse/AP) – Nuovi risvolti sono emersi nelle ultime ore sul caso di Trayvon Martin, il 17enne nero ucciso a febbraio a Sanford, in Florida, dal vigilante di quartiere George Zimmerman. I procuratori hanno infatti diffuso una serie di documenti e fotografie relativi allo scontro che ha preceduto l’omicidio del giovane. Le immagini si concentrano su Zimmerman, che appare sanguinante. In una foto si nota del sangue che gli esce dal naso, mentre secondo un rapporto dei paramedici che lo hanno curato, il 28enne aveva una lacerazione di oltre due centimetri sul capo e un’abrasione alla fronte. Secondo un rapporto di polizia, il 28enne aveva detto di non avere ferite, ma solo mal di schiena.

IPOTESI SULLA COLLUTTAZIONE. Secondo l’ufficiale di polizia di Sanford Christopher Serino, che ha chiesto l’arresto di Zimmerman dopo l’interrogatorio, a causare la rissa sarebbe stato lo stesso 28enne, uscito dalla sua auto per affrontare Trayvon, il quale a sua volta non stava facendo nulla di criminale. Il poliziotto ha spiegato inoltre che Zimmerman avrebbe potuto evitare lo scontro se avesse atteso la polizia a bordo del suo veicolo o se avesse detto al giovane di essere semplicemente una guardia di quartiere preoccupata per la sicurezza dell’area. Le oltre 200 pagine di foto e interviste a testimoni diffuse dalla procura mostrano che i due hanno avuto uno scontro molto violento e rumoroso prima della sparatoria.

AUTOPSIA TRAYVON MOSTRA TRACCE MARIJUANA. Altre parti del rapporto diffuso dai procuratori si concentrano invece su Trayvon e in particolare sui risultati dell’autopsia, da cui emerge che il 17enne aveva assunto marijuana prima di morire. Gli esami medici mostrano infatti tracce della sostanza nel sangue e nelle urine del giovane di colore. Al momento della morte, Trayvon aveva in tasca poco più di 40 dollari, alcune caramelle, un accendino rosso, auricolari e una puntina solitamente usata per appendere foto. Il ragazzo è stato colpito da uno sparo al petto ed è stato dichiarato morto sulla scena dell’attacco.

LA GUARDIA IN ATTESA DI PROCESSO. Intanto Zimmerman è in attesa di processo con l’accusa di omicidio di secondo grado. Il vigilante di quartiere si è dichiarato innocente, sostenendo di aver agito per legittima difesa. Il 28enne ha spiegato di aver aperto il fuoco solo dopo essere stato attaccato da Trayvon, che era disarmato. Se sarà condannato, Zimmerman rischia un minimo di 25 anni di carcere, mentre la pena massima è l’ergastolo. L’omicidio di Trayvon ha sollevato polemiche e dibattiti nazionali negli Stati Uniti legati al movente razziale, visto che la vittima era di colore e Zimmerman ha padre ispanico e madre bianca. Il dibattito legato alla morte del giovane ha raggiunto anche la Casa Bianca, dove il presidente Barack Obama ha dichiarato: “Se avessi un figlio, assomiglierebbe a Trayvon”.