Serbia, progressisti vincono parlamentari, ballottaggio per presidenza

Belgrado (Serbia), 7 mag. (LaPresse/AP) – Il Partito progressista serbo (Sns) di Tomislav Nikolic ha vinto le elezioni parlamentari di ieri in Serbia, ottenendo 73 dei 250 seggi. È quanto risulta dai risultati finali annunciati da osservatori indipendenti. Il Partito democratico del presidente Boris Tadic ha vinto 68 seggi, mentre il Partito socialista di Ivica Dacic ne ha ottenuti 45. Né l’Sns né i democratici potranno quindi governare da soli. Nel precedente governo i socialisti, tra i cui fondatori c’era anche l’ex leader nazionalista Slobodan Milosevic, erano alleati con i democratici di Tadic. La coalizione sosteneva l’integrazione di Belgrado con l’Europa e la riconcilizione nazionale.

I risultati finali delle presidenziali confermano invece che Tadic e Nikolic, che rispettivamente hanno ottenuto il 26,7 e il 25,5% dei voti, si sfideranno nel ballottaggio del 20 maggio. Tadic, favorevole all’integrazione europea e alle riforme, ha sottolineato che il ballottaggio sarà fondamentale e “stabilirà come sarà la Serbia nei prossimi cinque anni”. “La battaglia – ha affermato – sarà combattuta tra me e Nikolic. Le nostre politiche sono fondamentalmente differenti, abbiamo valori e caratteri diversi”. Nikolic, ex gestore di un cimitero e alleato di Milosevic negli anni ’90, sostiene di essere a favore dell’integrazione europea, ma vuole anche rafforzare le relazioni tra Belgrado e Mosca. “La vittoria è a portata di mano”, ha affermato, aggiungendo: “Avremo un nuovo governo e un nuovo presidente”.

Intanto Dacic, il leader dei socialisti, ha fatto capire di voler essere il nuovo primo ministro e di essere pronto a negoziare sia con i democratici che con l’Sns. “Siamo – ha affermato – risorti dalle ceneri. Non sappiamo ancora chi sarà il prossimo presidente della Serbia, ma penso che sappiamo chi sarà il premier”. Tadic ha tuttavia avvertito che “non si farà ricattare” dai socialisti nella formazione del nuovo esecutivo.