Makhachkala (Russia), 4 mag. (LaPresse/AP) – Tredici persone sono morte e oltre 120 sono rimaste ferite in due forti esplosioni avvenute nella tarda serata di ieri nel Daghestan, provincia russa nel Caucaso settentrionale. Lo rende noto il portavoce del ministero delle Emergenze, Kazanfar Kurbanov, precisando che 15 dei feriti sono in condizioni gravi. Le autorità locali riferiscono che si tratta di attacchi di militanti.
Stando alla ricostruzione iniziale, la prima esplosione causata da un’autobomba si è verificata di fronte a una stazione di polizia della capitale provinciale Makhachkala. Circa 25 minuti dopo, mentre sul luogo del primo attacco erano accorsi soldati e inquirenti, un minivan parcheggiato nelle vicinanze è saltato in aria. Le autorità riferiscono che entrambe le deflagrazioni sembrano essere dovute ad attentatori suicidi. Vicino ai due veicoli, fa sapere un ufficiale del ministero dell’Interno locale, sono stati trovati i corpi di un uomo e di una donna. Sebbene gli attacchi di militanti islamici siano frequenti nel Daghestan, le esplosioni nella capitale Makhachkala sono piuttosto rare.