Kabul (Afghanistan), 1 mag. (LaPresse/AP) – Con un viaggio tenuto in segreto fino all’ultimo, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è giunto in serata a Kabul, in Afghanistan, dove ha incontrato l’omologo Hamid Karzai. I due, riuniti al palazzo presidenziale della capitale, hanno firmato un’intesa di partnership che regolerà i rapporti tra i due Paesi dopo il 2014, quando l’esercito Usa avrà ritirato le truppe dal territorio afghano.
I costi della guerra, ha detto Obama, sono stati alti, ma l’accordo spiana la strada a un “futuro di pace”. “Insieme – ha proseguito il presidente americano – siamo ora impegnati a sostituire la guerra con la pace”. L’intesa, che tocca argomenti come sicurezza, economia e governance, sigilla secondo Karzai una “partnership paritaria” con gli Usa. Garantisce all’Afghanistan la sovranità e la promessa che non sarà abbandonato, mentre impegna gli Usa a mettere fine alle operazioni di combattimento, tenendo comunque un piede sul territorio, senza tuttavia legare Washington a nessun tipo di presenza militare o finanziamento. Consente però agli Usa potenzialmente di mantenere le truppe sul terreno anche dopo il 2014 per due propositi specifici: continuare l’addestramento delle forze armate afghane e le operazioni mirate contro al-Qaeda.
La visita di Obama è stata tenuta segreta fino all’ultimo, per motivi di sicurezza. L’Air Force One è atterrato in serata a Bagram, dove ha sede la principale base aerea Usa in territorio afghano. Dopo di che il presidente è stato trasferito in elicottero fino a Kabul. La visita lampo, che durerà poche ore, arriva in un momento particolare, a un anno esatto dal raid delle forze speciali Usa che uccisero Osama bin Laden ad Abbottabad, in Pakistan. Da allora, i legami tra Usa e Afghanistan hanno conosciuto diversi momenti di tensione, come quelli seguiti al rogo di alcune copie del Corano da parte di militari americani, e la strage di 17 civili, tra cui molti bambini, attribuita a un soldato dell’esercito Usa.