Brasilia (Brasile), 26 apr. (LaPresse/AP) – La Camera bassa del Parlamento brasiliano ha approvato con 247 voti favorevoli e 184 contrari una serie di emendamenti al severo codice forestale, che secondo gli attivisti mette in grave pericolo l’Amazzonia. La riforma, già passata a dicembre al Senato, estende la quantità di aree della foresta pluviale utilizzabili per le coltivazioni e allevia le pene per i violatori del codice. Gli emendamenti passano adesso al presidente Dilma Rousseff, che in passato aveva promesso di porre il veto ad alcuni di essi, ma di recente non ha affrontato l’argomento. Una parte delle modifiche deve ancora essere votata alla Camera.
Gli emendamenti permettono agli agricoltori di coltivare terreni più vicini a sponde di fiumi o cime delle colline, pratiche che secondo gli ambientalisti porteranno a una deforestazione maggiore. Le modifiche consegnano inoltre il potere ai singoli Stati di determinare quanti terreni intorno ai fiumi debbano essere preservati per la protezione delle foreste pluviali. Gli argini fluviali sono più soggetti all’erosione se deforestati, con conseguenti danni anche per la fauna selvatica. Le modifiche eliminano infine le multe salate contro strutture agricole e ranch che hanno tagliato più alberi rispetto a quanto permesso dalla legge, ma solo per la deforestazione avvenuta prima del luglio 2008. Queste multe possono ammontare a oltre un milione di dollari per un singolo ranch di circa 800 ettari. I proprietari terrieri dovranno comunque ripiantare gli alberi tagliati illegalmente oppure comprare e preservare la stessa quantità di foresta in un altra zona.