Oslo (Norvegia), 20 apr. (LaPresse/AP) – Per il massacro del 22 luglio scorso di Oslo e Utoya, Anders Behring Breivik ha studiato su internet le tecniche per condurre un attacco bomba e una sparatoria, concentrandosi sulle modalità di azione di al-Qaeda e altri celebri episodi del passato, come l’attentato di Oklahoma City del 1995, organizzato da Timothy McVeigh. Lo ha rivelato lo stesso 33enne, al quinto giorno di udienza in tribunale, il quale ha spiegato che i suoi intenti c’era anche quello di “creare una versione europea di al-Qaeda”. Secondo Breivik, quest’ultima è “il movimento rivoluzionario di maggior successo nel mondo” e i militanti di estrema destra dovrebbero ispirarsi al gruppo islamico anche se non ne condividono gli obiettivi.
Breivik ha riferito che, per prepararsi, ha letto oltre 600 guide per costruire un ordigno, oltre ad aver studiato con attenzione l’attentato al World Trade Center del 1993. Su al-Qaeda ha dichiarato: “Ho studiato ogni sua azione, cosa ha sbagliato e cosa ha fatto di giusto”. Durante il processo il 33enne non è sembrato pentito di ciò che ha fatto e ha descritto le armi e le tattiche in maniera pratica e fredda. Il suo atteggiamento ha turbato i familiari delle vittime e i sopravvissuti. Rispondendo ai suoi avvocati, ha quindi spiegato di usare un linguaggio “tecnico” deliberatamente per restare calmo. “Si tratta di atti raccapriccianti, atti barbarici”, ha affermato. “Se avessi provato a usare un linguaggio più normale – ha aggiunto – non credo che sarei stato in grado di parlarne del tutto”.