Sanford (Florida, Usa), 12 apr. (LaPresse/AP) – George Zimmerman, la guardia di quartiere che ha ucciso il ragazzo di colore Trayvon Martin in Florida, è stato arrestato con l’accusa di omicidio di secondo grado. Il 28enne si è consegnato ieri alle autorità dopo essere sparito in seguito alla sparatoria del 26 febbraio scorso, che ha scatenato dibattiti e proteste nazionali legati al razzismo. Prima dell’arresto, Zimmerman aveva scritto un messaggio sul suo sito web. “Come risultato dell’incidente e della successiva copertura dei media, sono stato obbligato a lasciare la mia casa, la mia scuola, il mio lavoro, la mia famiglia e infine la mia vita intera”, si legge sul blog. “L’unico scopo di questo sito – prosegue il messaggio – è di garantire ai miei sostenitori che riceveranno la mia piena attenzione senza intermediari”.
Zimmerman ha ucciso Trayvon a colpi di pistola a Sanford, in Florida, sostenendo di aver agito per legittima difesa. L’uomo ha raccontato di essersi insospettito perché il 17enne aveva il capo coperto da un cappuccio. Al momento dell’attacco, Trayvon era disarmato. Se sarà condannato, il 28enne rischia un minimo di 25 anni di carcere, mentre la pena massima è l’ergastolo. Il dibattito legato al caso del ragazzo ha raggiunto anche la Casa Bianca, dove il presidente Barack Obama ha dichiarato il mese scorso: “Se avessi un figlio, assomiglierebbe a Trayvon”.