Pechino (Cina), 7 apr. (LaPresse/AP) – Cinque persone sono state rinviate a giudizio in Cina per commercio illegale di organi, dopo la scoperta che un adolescente aveva venduto uno dei suoi reni per guadagnare soldi e comprare un iPhone e un iPad. E’ accaduto nella città di Chenzhou, nella parte centrale del Paese. Gli imputati sono accusati di aver provocato lesioni intenzionali finalizzate alla rimozione e al trapianto di un rene da un ragazzo di 17 anni, uno studente il cui cognome è Wang. Secondo quanto si apprende dall’agenzia di stampa ufficiale Xinhua, le persone coinvolte sono un chirurgo, un imprenditore ospedaliero locale e alcuni intermediari che cercavano donatori online e avevano affittato una sala operatoria per eseguire l’intervento. In Cina circa 1,5 milioni di persone hanno bisogno di un trapianto, ma solo 10mila operazioni vengono eseguite ogni anno, alimentando il commercio illegale di organi.