Giacarta (Indonesia), 22 mar. (LaPresse/AP) – Umar Patek, sospettato di aver assemblato gli esplosivi nell’autobomba usata per gli attentati del 2002 sull’isola indonesiana di Bali, ha negato l’accusa durante un’udienza a Giacarta. Patek, principale membro della rete Jemaah Islamiyah, legata ad al-Qaeda, ha spiegato di non avere l’esperienza per fabbricare un esplosivo così grande e potente come quelli piazzati nel 2002 fuori da due discoteche dell’isola, che nello scoppio provocarono 202 vittime, la maggior parte delle quali turisti stranieri. Nonostante le dichiarazioni di oggi, Patek aveva in precedenza fornito agli inquirenti una descrizione estremamente dettagliata di come avesse aiutato a costruire l’ordigno in un periodo di tempo di sei giorni. Se sarà dichiarato colpevole di terrorismo, Patek rischia la pena di morte.