Tempesta solare ha raggiunto la Terra, non si registrano problemi

Washington (Usa), 8 mar. (LaPresse/AP) – La tempesta solare più intensa degli ultimi cinque anni ha raggiunto la Terra ma per ora non ha provocato gli effetti temuti. Non si registrano ancora infatti notizie di problemi alle linee elettriche, gps, satelliti o altre tecnologie. Il fenomeno non comporta rischi per le persone, ma potrebbe provocare grandi disagi per l’uso di apparecchi tecnologici, visto che può deteminare interferenze su reti elettriche, gps e voli aerei. Si prevede che la tempesta scuoterà il campo magnetico terrestre e amplierà le zone della Terra in cui saranno visibili le aurore boreali.

ANCORA NESSUN EFFETTO SULLA TERRA. “Il nostro satellite predisposto alla rilevazione delle tempeste solari non ha ancora ricevuto alcun segnale dell’onda in arrivo. Continuiamo a tenere d’occhio la situazione”, aveva spiegato questa mattina Rob Steenburg dello Space weather prediction center degli Stati Uniti. I primi effetti sul campo magnetico terrestre erano attesi fra le 7 e le 11 ora italiana. Steenburg ha spiegato però che ancora non è stato notato alcun effetto rilevante né sulla Terra, né sul satellite predisposto.

POSSIBILI CONSEGUENZE. La tempesta magnetica ha il potenziale per far saltare le reti elettriche. Inoltre, le sue emissioni radio possono disturbare i sistemi gps, rendendoli meno accurati, ma possono anche danneggiare i satelliti. Gli scienziati spiegano che i problemi di comunicazione e le radiazioni derivanti dalla tempesta obbligheranno probabilmente gli aerei a non viaggiare tra i poli nord e sud. In conseguenza del fenomeno potrebbero essere visibili aurore boreali.

LA TEMPESTA SOLARE. La tempesta ha avuto origine questa settimana a causa di un enorme flare solare che si è staccato dal Sole, espandendosi come una bolla di sapone. Quando l’onda incontrerà la Terra, le sue particelle staranno viaggiando alla velocità di 6,4 milioni di chilometri orari. “Ci colpirà dritti sul naso”, ha detto Joe Kunches, scienziato della National oceanic and atmospheric administration di Boulder, in Colorado. La gigantesca nuvola di particelle cariche potrebbe avere effetti sulle reti elettriche, sui voli aerei, sui satelliti e sui servizi Gps, soprattutto nelle zone settentrionali del pianeta. Questa tempesta solare, già di per sé potente, sembrerà ancora più forte perché negli ultimi anni l’attività solare è stata piuttosto ridotta. La tempesta fa parte del normale ciclo solare di 11 anni, che toccherà il suo picco il prossimo anno.