Usa 2012, Romney ottiene Michigan e Arizona: vittoria ma non trionfo

Livonia (Michigan, Usa), 29 feb. (LaPresse/AP) – Vittoria ma non trionfo per Mitt Romney nelle primarie in Michigan e Arizona. Il front runner repubblicano per la corsa alla Casa Bianca ha scampato il pericolo di essere battuto in casa in Michigan, Stato in cui è cresciuto e di cui il padre è stato governatore fra il 1963 e il 1969. Il vantaggio su Rick Santorum è stato tuttavia di misura, con Romney al 41% e il secondo arrivato al 38%. Più ampio invece lo scarto in Arizona, dove Romney si è attestato al 47% staccando Santorum al 27%.

Romney tira dunque un sospiro di sollievo e si prepara ora al Super tuesday. Santorum, da parte sua, ha promesso comunque ai suoi sostenitori che continuerà a combattere e li ha invitati a non arrendersi. “Un mese fa non sapevano chi eravamo, ma adesso lo sanno”, ha detto ai sostenitori intervenendo in un hotel nel centro di Grand Rapids, in Michigan. Gli altri due candidati, Newt Gingrich e Ron Paul, hanno dato poco peso alle primarie in Michigan e Arizona, concentrandosi sulla prossima tappa in attesa del cosiddetto Super martedì del 3 marzo, quando si voterà in 10 Stati.

Finora si è votato per le primarie Gop in 11 Stati: Romney ha vinto in New Hampshire, Florida, Nevada, Maine, Michigan e Arizona; Gingrich in South Carolina e Santorum in Iowa dopo il riconteggio dei voti e nei tre Stati in cui si è votato il 7 febbraio, cioè in Missouri, Colorado e Minnesota. Il voto delle primarie serve ad attribuire ai candidati alla nomination un tot di delegati che possano rappresentarli nella convention repubblicana, che si terrà a Tampa in Florida dal 27 al 30 agosto. Le modalità di assegnazione cambiano da Stato a Stato e in Nevada c’è un sistema proporzionale. Per vincere la nomination Gop servono i voti di 1.144 delegati.