Srinagar (India), 23 feb. (LaPresse/AP) – Almeno 11 soldati sono morti a causa di due grandi valanghe nella regione indiana del Kashmir. Altri otto sembra che siano ancora sepolti dalla neve. Tre militari, spiega il colonnello K.S. Grewal, sono morti nell’area montuosa di Sonamarg, mentre altri otto sono deceduti in un grande accampamento dell’esercito a Dawar, città vicina alla linea di cessate il fuoco che divide India da Pakistan. In questa zona sono stazionate centinaia di migliaia di soldati. Entrambe le valanghe sono avvenute nella notte. I soccorritori hanno estratto 13 sopravvissuti a Dawar, ora curati nell’ospedale locale.
Ogni anno Dawar, situata nella regione di Gurez, rimane isolata dal resto del Kashmir per quasi cinque mesi a causa di forti nevicate e piogge che rendono le strade impraticabili. Squadre di soccorritori militari provenienti da altre parti della regione avevano tentato di raggiungere una base dell’esercito nella città, ma sono rimaste bloccate a causa di nebbia e neve, ha spiegato Grewal. Amir Ali, un funzionario del dipartimento di gestione delle emergenze del governo provinciale, ha avvertito che nelle zone montagnose del Kashmir indiano potrebbero scendere altre valanghe. Si tratta di un fenomeno comune nella regione. Il mese scorso sette soldati sono morti a causa di una valanga, e nel 2010 17 militari persero la vita quando una parete di neve e ghiaccio cadde sulla High Altitude Warfare School del Kashmir.