Siria, Cns: Sì intervento militare straniero se colloqui falliranno

Ginevra (Svizzera), 22 feb. (LaPresse/AP) – Il Consiglio nazionale siriano (Cns) sostiene che un intervento militare straniero in Siria sarà l’unico modo di assicurare gli aiuti di emergenza alle persone intrappolate dai combattimenti, se i colloqui falliranno nell’assicurare il passaggio del sostegno umanitario. Una portavoce del Cns, Bassma Kodmani, ha detto che due diverse proposte (cessate il fuoco e corridoi umanitari) avrebbero successo se gli alleati del presidente Bashar Assad facessero pressioni su Damasco. Lo ha dichiarato a Ginevra, dove si è tenuto l’incontro tra l’opposizione siriana e il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr). “Se ci fosse un simile impegno da parte del governo russo, questo permetterebbe di evitare i pesanti mezzi militari che sarebbero necessari per proteggere un passaggio sicuro”, ha aggiunto Kodmani parlando ai giornalisti, a seguito dei colloqui. Ha aggiunto di comprendere perché la Croce rossa si sia concentrata sulla richiesta della Croce rossa di tempo per permettere la consegna degli aiuti, ma anche che il Cns chiederà maggiori pressioni per i corridoi umanitari, per permettere l’ingresso da Libano, Giordania e Turchia, alla conferenza internazionale di venerdì in Tunisia. “C’è una emergenza umanitaria – ha detto Kodmani – e il mondo non ha risposto adeguatamente. La gente in Siria si sente abbandonata”.