Iran, Aiea: Niente accordo sul nucleare

Vienna (Austria), 22 feb. (LaPresse/AP) – Nessun risultato dopo i colloqui sul programma nucleare di Teheran tra gli esperti dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) e i funzionari iraniani. “Ci siamo impegnati con uno spirito costruttivo, ma non è stato raggiunto nessun accordo”, ha fatto sapere il direttore dell’Aiea, Yukiya Amano, in un comunicato. Le autorità iraniane hanno negato agli inviati dell’agenzia l’accesso alla base militare di Parchin, dove vengono prodotte armi convenzionali e dove si sospetta sia situato anche un centro di ricerca nucleare.

In mattinata però, in un intervento trasmesso dalla televisione di Stato, l’Ayatollah Ali Khamenei, leader supremo dell’Iran, ha ribadito che Teheran non ha intenzione e interesse a dotarsi di armi nucleari. “La Repubblica islamica dell’Iran – ha detto – considera il possesso di armi atomiche un peccato e crede che detenere questo tipo di armi sia inutile, nocivo e pericoloso”. Nel discorso Khamenei non ha fatto riferimento alla missione Aiea, ma ha continuato: “La Repubblica islamica dell’Iran vuole dimostrare al mondo che il possesso di armi nucleari non porta potere e che questa potenza non proviene dalle armi atomiche. La potenza basata sulle armi atomiche può essere sconfitta e la nazione iraniana lo farà”.

La questione rimane però aperta. Nonostante “intensi sforzi”, si legge nella nota dell’Aiea diffusa poco dopo mezzanotte (ora italiana), subito dopo che il team ha lasciato Teheran, non è stato deciso come rilanciare l’indagine sulle accuse secondo cui l’Iran starebbe cercando di sviluppare armi atomiche. Amano ha definito “deludente” la decisione di Teheran di vietare agli esperti dell’Aiea di visitare la base di Parchin. Non è stato raggiunto un accordo, si legge nel comunicato, su come iniziare a “chiarire le questioni irrisolte legate al programma nucleare dell’Iran, soprattutto quelle relative al possibile aspetto militare”.

Il fallimento della missione dell’Aiea conferma la determinazione dell’Iran a continuare a resistere alle pressioni internazionali e alle sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dall’Unione europea. Nei giorni scorsi Teheran ha sospeso le esportazioni di petrolio a Regno Unito e Francia e ha minacciato di fare lo stesso nei confronti di altri Paesi europei. Ieri inoltre il generale Mohammed Hejazi, vicecomandante delle forze armate dell’Iran, ha minacciato che Teheran “non aspetterà che i nemici agiscano e userà tutti i mezzi a nostra disposizione per proteggere gli interessi nazionali”. Gli Usa e Israele non hanno escluso un intervento militare per fermare le attività nucleari della Repubblica Islamica. La convinzione dei Paesi occidentali è che l’Iran stia cercando di sviluppare armi atomiche, ma Teheran sostiene che il suo programma nucleare abbia scopi esclusivamente pacifici.