Berlino (Germania), 20 feb. (LaPresse/AP) – Il governo e l’opposizione tedesca si sono accordati sul nome di Joachim Gauck come candidato alla presidenza del Paese. L’annuncio è stato dato ieri dal cancelliere Angela Merkel, dopo una riunione durata circa un’ora con i rappresentanti dei due principali partiti d’opposizione, i Verdi e i Socialdemocratici. Sono stati questi ultimi a proporre Gauck, attivista dei diritti umani 72enne ed ex pastore protestante, come del resto avevano fatto meno di due anni fa non riuscendo a imporre il loro candidato contro quello della Merkel, il dimissionario Christian Wulff coinvolto nello scandalo che lo ha spinto a lasciare la carica.
“Si tratta naturalmente di un giorno molto speciale nella mia vita”, ha commentato Gauck durante una conferenza stampa dalla cancelleria di Berlino. Ha quindi invitato i connazionali a non considerarlo “superman” o “un uomo che non sbaglia mai”, sebbene si impegnerà per fare tutto il possibile per ripristinare il senso di orgoglio nella nazione. “Quello che mi commuove maggiormente – ha aggiunto – è che un uomo nato durante una guerra cupa e oscura, cresciuto e vissuto per 50 anni sotto la dittatura… è ora chiamato a essere capo dello Stato”. Gauck, nato nel 1940 all’inizio della seconda guerra mondiale, è cresciuto nella Germania dell’Est.
Nella Rdt non gli fu permesso di diventare giornalista perché si rifiutò di entrare in organizzazioni affiliate con il Partito comunista. Decise così di studiare teologia e diventò un pastore luterano, per poi emergere come voce di spicco nella corsa verso la caduta del muro di Berlino. Subito dopo la riunificazione nel 1990, Gauck salì a capo dell’agenzia Stasi, organizzazione che preservava e facilitava le indagini all’interno degli archivi dell’ex polizia segreta della Germania dell’Est, e ne rimase alla guida per dieci anni. Le simili storie di vita, ha detto la Merkel durante la conferenza, creano tra noi una forte sintonia: “Abbiamo entrambi trascorso una parte della nostra vita nella Repubblica democratica tedesca e il nostro sogno di libertà è diventato realtà nel 1989”.
Gauck sarà eletto formalmente il mese prossimo dalla Bundesversammlung, speciale assemblea federale, dove la Merkel non ha una maggioranza tanto solida per imporre un candidato. Anche per questo, subito dopo le dimissioni di Wulff, aveva annunciato che avrebbe cercato un nome bipartisan. La notizia dell’appoggio degli alleati liberali a Gauck pare abbia convinto definitivamente il cancelliere ad accettare il candidato. “Sembra che la coalizione al governo si sia quasi rotta e quindi la signora Merkel abbia deciso di cambiare idea”, ha dichiarato Sigmar Gabriel, leader del Partito socialdemocratico all’opposizione (Spd) sottolineando la diversa decisione presa nel 2010. Nonostante il suo nome circolasse da un paio di giorni, Gauck stesso ha detto di esser stato colto di sorpresa: “Sono arrivato qui (alla cancelleria) appena sceso da un aereo. Ero in taxi quando il cancelliere mi ha chiamato. Non mi sono neanche lavato”.