Parigi (Francia), 19 feb. (LaPresse/AP) – Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha iniziato a MArsiglia la campagna elettorale, dicendo di non aver paura né dei sondaggi che lo danno sfavorito, né di attuare le riforme impopolari ma necessarie. Durante il primo comizio per cercare di ottenere a primavera la conferma all’Eliseo, Sarkozy ha sottolineato che nonostante il periodo di crisi, la Francia ha tenuto meglio dei Paesi vicini. “La verità non mi spaventa”, ha poi aggiunto, e neanche prendere decisioni come l’aumento dell’età pensionabile. Ha quindi accusato l’avversario socialista Francois Hollande, in testa nei sondaggi, di essere ambiguo e assecondare gli elettori per riuscire a vincere.
“Mi prendo la responsabilità delle decisioni difficili, perché, se non le avessi fatte, dove saremmo adesso?”, ha chiesto il presidente sostenuto da un’esplosione di applausi. La risposta, per Sarkozy, è chiara: se non avessimo alzato l’età pensionabile e tagliato il numero dei dipendenti statali, ha notato, avremmo dovuto accettare dolorose riduzioni di bilancio come accaduto in Italia e in Grecia o rischiato un alto tasso di disoccupazione come in Spagna. Perfino gli statunitensi sono stati costretti ad abbandonare le loro case perché non erano in grado di pagare i mutui, ha continuato Sarkozy, e questo dimostra che la crisi è globale, ma che la Francia ha evitato il peggio delle sue conseguenze.
Il suo discorso è stato notevolmente nazionalista, a cominciare dalle lodi per tutto quello che ama della Francia e la costruzione del ragionamento sui traguardi del suo mandato tramite l’introduzione di ogni punto dalle parole ‘Amare la Francia è…”.
Le idee dei suoi avversari, al contrario, sono state etichettate come create da persone che hanno dimenticato i valori francesi. Sarkozy non ha chiamato Hollande per nome, ma era chiaro il riferimento al candidato socialista quando ha chiesto: “Dove è la verità … quando uno finge di essere (Margaret) Thatcher a Londra e (Francois) Mitterrand a Parigi?”.