Sono 358 i morti dell’incendio nel carcere in Honduras

Comayagua (Honduras), 16 feb. (LaPresse/AP) – Sono 358 i prigionieri morti nell’incendio scoppiato nella notte tra martedì e mercoledì nel carcere di Comayagua, in Honduras. Lo ha fatto sapere un giudice della Corte suprema honduregna, Richard Ordonez, che sta guidando le indagini sull’accaduto. Quando è scoppiato l’incendio, ha spiegato il procuratore German Enamorado, nella prigione si trovavano 856 detenuti e soltanto 12 guardie. Ordonez ha riferito ad Associated Press che nella baracca in cui è iniziato l’incendio erano stipati 105 prigionieri e solo quattro di loro sono sopravvissuti. Ieri circa 115 corpi sono stati inviati all’obitorio della capitale Tegucigalpa. L’incendio è stato provocato da un detenuto che ha dato fuoco a un materasso.

In un primo momento i pompieri arrivati nel carcere non potevano far uscire i detenuti dalle celle perché non trovavano le guardie che avevano le chiavi. Altri prigionieri sono morti soffocati o a causa delle ustioni riportate. Molti corpi sono stati trovati in bagni, sotto le docce, dove le persone speravano probabilmente di sfuggire alle fiamme. Il carcere di Comayagua è stato costruito negli anni ’40 con l’obiettivo di ospitare al massimo 400 detenuti. L’incendio scoppiato ieri è stato il più grave registrato in una prigione dal 1930, quando 322 detenuti persero la vita nelle fiamme in un carcere di Ohio, negli Usa. In Honduras ci sono 24 prigioni e a dicembre scorso il numero complessivo dei detenuti aveva raggiunto 11.846, di cui 411 donne.