Doppio attentato a diplomatici israeliani in India e Georgia

Gerusalemme, 13 feb. (LaPresse/AP) – Doppio attentato contro diplomatici israeliani, in India e in Georgia. Un’auto della diplomazia israeliana è esplosa a Nuova Delhi nei pressi dell’ambasciata, mentre a Tbilisi l’attacco a un veicolo dell’ambasciata israeliana è stato sventato perché la bomba a bordo è stata scoperta prima che esplodesse. A nuova Delhi quattro persone sono rimaste ferite, tra cui l’autista e la moglie di un diplomatico. Immediata la reazione di Israele, che accusa l’Iran e Hezbollah di aver pianificato gli attacchi. Intervenendo a un meeting di deputati del Likud, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha attribuito la responsabilità a Teheran e ha aggiunto che negli ultimi mesi Israele ha sventato altri attacchi anche in Azerbaijan, in Thailandia e altrove. “In tutti quei casi dietro gli attacchi c’erano l’Iran e Hezbollah”, ha detto il premier.

NUOVA DELHI. L’esplosione di Nuova Delhi è avvenuta a pochi metri dalla residenza del primo ministro, mentre la moglie di un diplomatico israeliano stava andando a prendere a scuola i figli alla American Embassy School, accompagnata dall’autista. Quando l’auto ha raggiunto un incrocio la donna ha notato un motociclista che è arrivato e ha attaccato sul veicolo qualcosa, che sembrava un apparecchio magnetico. Poco dopo la macchina è esplosa e ha preso fuoco. La tv locale ha mandato in onda le immagini di un minivan bruciato. Le condizioni della donna, Tal Yeshova, sono stabili. L’autista Manoj Sharma, 42 anni, ha ferite di lieve entità, come pure gli altri due passanti.

TBILISI. L’attentato a Tbilisi, in Georgia, è stato sventato grazie all’autista, che ha notato un pacco sospetto attaccato sotto il veicolo e ha chiamato la polizia. Gli agenti hanno trovato nel pacco una granata e la hanno disinnescata.

NETANYAHU ACCUSA IRAN. Le accuse di Netanyahu all’Iran si inseriscono nel mosaico di denunce reciproche fra Teheran e lo Stato ebraico. Il mese scorso il direttore del principale sito di arricchimento dell’uranio in Iran, Mostafa Ahmadi Roshan, fu ucciso per l’esplosione di una bomba sulla sua auto. Si tratta del quinto scienziato iraniano ucciso negli ultimi due anni.