Lega araba chiede a Onu forza di pace congiunta in Siria

Il Cairo (Egitto), 12 feb. (LaPresse/AP) – I ministri degli Esteri della Lega araba, riuniti oggi al Cairo, hanno chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite di approvare una risoluzione per la creazione di una forza di peacekeeping congiunta per la Siria. La Lega ha inoltre invitato agli Stati arabi a tagliare tutti i contatti diplomatici con il presidente Bashar Assad. Si tratta dell’ultimo tentativo dell’organismo internazionale di mettere fine alle violenze in Siria, che dall’inizio dello scorso anno hanno già provocato oltre 5.400 vittime, secondo stime dell’Onu.

Il gruppo ha chiesto anche un immediato cessate il fuoco, facendo appello affinché le forze del regime mettano fine all’assedio sui quartieri e i villaggi attaccati e ritirino soldati e armi pesanti nelle caserme. Il documento approvato oggi dà inoltre un primo esplicito sostegno ai gruppi di opposizione, che la Lega ha detto di voler sostenere con un supporto politico e materiale. La Lega ha chiesto ai gruppi di opposizione di unirsi prima dell’incontro del 24 febbraio del gruppo ‘Amici della Siria’, in programma in Tunisia, che vedrà la partecipazione anche di Stati Uniti, Paesi europei e nazioni arabe che stanno lavorando per mettere fine alla crisi. Una sorta di Gruppo di Contatto, sullo stile di quello che era stato istituito per risolvere la crisi in Libia lo scorso anno.

Secca la reazione di Damasco che ha respinto le decisioni della Lega araba. Duro l’attacco soprattutto contro Qatar e Arabia Saudita che, con gli altri Paesi del Consiglio del Golfo, hanno chiesto a tutti gli Stati arabi di espellere gli ambasciatori siriani, così come di ritirare i propri rappresentanti diplomatici da Damasco. Qatar e Arabia Saudita, ha detto l’ambasciatore siriano alla Lega araba e in Egitto, Ahmed Youssef, “vivono in uno stato di isteria dopo non essere riuscite a chiedere al Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite di portare avanti un’interferenza esterna negli affari della Siria e di imporre sanzioni al popolo siriano”.

Il 4 di febbraio Russia e Cina hanno messo il veto sulla risoluzione presentata al Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, che si basava su una proposta proprio della Lega araba. “E’ arrivato il tempo di un’azione decisa per fermare il bagno di sangue che sta subendo il popolo siriano dall’inizio dello scorso anno”, ha detto oggi Nabil Elaraby, segretario generale della Lega, che ha poi aggiunto: “Dobbiamo muoverci velocemente in tutte le direzioni per mettere fine o rompere il circolo vizioso di violenze in Siria”. Elaraby ha però anche annunciato di aver avuto un segnale di apertura al dialogo dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov che ieri gli ha inviato una lettera. Secondo il numero uno della Lega araba, Lavrov avrebbe scritto che la Russia potrebbe dirsi d’accordo con la forza di pace congiunta tra Onu e Lega.