Washington (Usa), 6 feb. (LaPresse/AP) – Gli Stati Uniti hanno chiuso l’ambasciata americana a Damasco e hanno ordinato ai loro diplomatici in Siria di abbandonare il Paese. L’ambasciatore Robert Ford e gli altri diplomatici hanno lasciato la Siria oggi. I motivi del ritiro sono il timore per la sicurezza del personale e per i recenti attacchi con autobomba. Si tratta della mossa più decisa adottata dagli Usa dopo 11 mesi di violente repressioni sui dissidenti da parte del regime di Bashar Assad. Il dipartimento di Stato aveva avvisato lo scorso mese che, se il governo di Assad non avesse incrementato la sicurezza, avrebbe chiuso l’ambasciata. L’amministrazione Obama per lungo tempo ha chiesto le dimissioni di Assad. Due membri dell’ambasciata hanno lasciato la Siria in aereo, mentre altri sono andati nella vicina Giordania. Victoria Nuland, portavoce del dipartimento di Stato, ha dichiarato in un comunicato che Ford resta l’ambasciatore degli Usa “per la Siria e il suo popolo”, aggiungendo che continuerà a lavorare per il Paese, mantenendo i contatti con l’opposizione e appoggiando “la transizione politica pacifica che il popolo siriano cerca di ottenere con tanto coraggio”.