Mosca, 120mila in piazza contro Putin

Mosca (Russia), 4 feb. (LaPresse/AP) – La Russia si mobilita contro Putin in vista delle elezioni presidenziali del prossimo 4 marzo. Sfidando le temperature rigide che sono scese fino a 20 gradi sotto lo zero, migliaia di persone sono scese in strada a protestare oggi per le strade del centro di Mosca, ma anche in decine di altre città fra cui San Pietroburgo. Secondo gli organizzatori, a Mosca i partecipanti erano circa 120mila. I dimostranti indossavano i tipici fiocchi bianchi diventati simbolo delle proteste e portavano cartelli in cui si leggeva ‘Russia senza Putin’ e ‘Per elezioni libere’. A controllare la protesta c’erano centinaia di agenti di polizia, che non sono però intervenuti. Il corteo si è concluso a piazza Bolotnaja, dove i manifestanti hanno liberato in aria tanti palloncini bianchi, simbolo della protesta pacifica.

MOTIVI DELLA PROTESTA. Si tratta della terza grande protesta contro l’attuale premier dopo quelle di dicembre, organizzate contro i presunti brogli avvenuti nelle elezioni parlamentari per il rinnovo della Duma. Anche allora oltre 120mila persone scesero per le strade in corteo dando vita alle manifestazioni antigovernative più partecipate dai tempi del crollo dell’Unione sovietica. I dimostranti chiedono la fine del governo di Vladimir Putin e ritengono illegittima la corsa alla presidenza di marzo, quando lo stesso Putin si ripresenterà tentando di assicurarsi altri sei anni al potere. Il fatto che l’uomo forte della Russia controlli la scena politica da circa 12 anni, denuncianoi manifestanti, ha eliminato la possibilità di una vera e propria competizione democratica.

LE PRESIDENZIALI DI MARZO. Per le presidenziali di marzo sono state registrate cinque candidature: Putin con il partito Russia Unita, Gennady Zyuganov con il partito comunista, Sergey Mironov di Russia Giusta, Vladimir Zhirinovsky del partito liberaldemocratico e il candidato indipendente Mikhail Prokhorov, miliardario e proprietario della squadra americana di basket New Jersey Nets. Quest’ultimo ha partecipato al raduno anti-Putin di oggi ma non ha fatto alcun intervento pubblico. Nessuno dei candidati sembra costituire una seria minaccia per Putin, che nei sondaggi è fisso poco al di sotto del 50% necessario per una vittoria netta al primo turno. Se non dovesse esserci una vittoria al primo turno si andrebbe al ballottaggio tre settimane dopo e lo sfidante più probabile di Putin sarebbe Zyuganov.

RADUNO PRO PUTIN. Nell’apparente tentativo di dimostrare sostegno al premier nel giorno della grande manifestazione d’opposizione, alcuni sostenitori di Putin si sono riuniti oggi a Mosca. Il raduno, a cui hanno partecipato fra 15mila e 20mila persone, è stato organizzato dalle autorità. I partecipanti non erano propensi a parlare con i giornalisti e alcuni di loro hanno ammesso che non si trattava di un corteo spontaneo. Yekaterina, un’impiegata delle poste di 25 anni, ha detto di aver ricevuto l’ordine di partecipare alla manifestazione con la promessa che sarebbe stata pagata come una normale giornata lavorativa. La ragazza ha chiesto di essere identificata solo per nome per paura di essere licenziata.

PREVISTA NUOVA PROTESTA. Il raduno anti Putin si è chiuso con il nuovo invito ‘Non un solo voto per Putin’ e con la richiesta di riforme che consentano una competizione politica democratica e nuove elezioni parlamentari e presidenziali. Gli organizzatori hanno in programma una nuova manifestazione prima delle elezioni presidenziali del 4 marzo. I dimostranti hanno chiesto il rilascio dei prigionieri politici e provvedimenti per le persone coinvolte nei brogli elettorali. Alla protesta hanno partecipato anche comunisti e nazionalisti, motivo per cui alcuni oppositori hanno voluto prendere le distanze dal corteo organizzando una piccola protesta alternativa, a cui hanno preso parte circa 250 persone.