WikiLeaks,legale Assange: Procuratore non può emettere mandato arresto

Londra (Regno Unito), 1 feb. (LaPresse/AP) – Un procuratore non ha l’autorità giudiziaria necessaria per poter emettere un mandato d’arresto. Lo ha detto ai sette giudici della Corte suprema di Londra l’avvocato di Julian Assange, Dinah Rose. Il fondatore di WikiLeaks sta lottando per evitare l’estradizione in Svezia, dove è ricercato per accuse di abusi sessuali avanzate da due donne. Nel Regno Unito, così come negli Stati Uniti, il mandato d’arresto viene di solito emesso da un giudice, mentre nel caso di Assange la decisione è stata presa da un procuratore. Questo, ha affermato Rose davanti ai giudici, non può essere considerato un’autorità indipendente e imparziale perché è direttamente coinvolto nel caso. Secondo l’avvocato di Assange non si tratta soltanto di un’opinione diffusa nel Regno Unito ma di un “principio fondamentale” che risale al Codice Giustinianeo, la famosa raccolta di leggi del VI secolo. “Nessuno – ha ribadito Rose – può essere giudice nel proprio caso”.

Poco più di una decina di sostenitori dell’attivista australiano aspettava oggi davanti alla sede della Corte. “Siamo qui per esprimere la solidarietà e per tenere una veglia di protesta per Julian Assange”, ha detto il 31enne Andrew Russell. “Assange – ha aggiunto – è riuscito per un attimo ad aprire una finestra e a far vedere alle persone cosa sta succedendo davvero nel mondo. Lo considero un giornalista che dovrebbe essere premiato per questo lavoro coraggioso, non perseguitato”. Domani i giudici della Corte suprema ascolteranno l’accusa. La decisione è prevista tra alcune settimane.