Dakar (Senegal), 1 feb. (LaPresse/AP) – Un uomo è morto negli scontri a Dakar, in Senegal, dove i manifestanti dell’opposizione stanno protestando contro la decisione della Corte costituzionale di permettere all’attuale presidente Abdoulaye Wade di candidarsi per un terzo mandato. L’uomo, riferisce la stazione radio Rfm, è stato investito da un blindato della polizia. Anche un reporter di Associated Press ha visto il tank che cercava di farsi strada tra i dimostranti e l’uomo cadere a terra. Il capo della polizia Harona Sy ha confermato la morte del manifestante ma ha negato che sia stato ucciso dagli agenti e aggiunto che i mezzi sono stati controllati e nessuno è sporco di sangue.
Il cielo dei quartieri di Colobane, Fass e Hlm è coperto da nuvole di fumo dovute ai gas lacrimogeni sparati dalla polizia contro i manifestanti che gridavano ‘Palazzo! Palazzo!’, indicando l’intenzione di marciare verso il palazzo presidenziale. Per le strade sono stati appiccati numerosi roghi di copertoni e rovesciati i banchi dei mercati. Almeno quattro persone sono rimaste ferite e sono state portate via dalle ambulanze.
Wade, 85 anni, sta cercando di ottenere un altro mandato, anche se la Costituzione era stata cambiata per imporre un limite di due poco dopo la sua salita al potere. Sia lui sia la Corte sostengono che la nuova legge non sia retroattiva. Poiché è entrata in vigore dopo la prima elezione di Wade nel 2000, la Corte sostiene che il limite non si applichi al presidente. Ciò significa che tecnicamente Wade sta per concludere il primo mandato e che otterrà il secondo se sarà eletto il 26 febbraio. I leader di opposizione sono contrari alla decisione e hanno promesso una rivolta popolare se il presidente si presenterà alle elezioni.
Da New York il segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-Moon ha emesso un avviso in merito, comunicando nella nota di essere preoccupato per la situazione nel Paese ed esortando i partiti politici a evitare le violenze. Le autorità, ha detto Ban, “devono agire in modo da conservare e consolidare la tradizione democratica del Senegal”. Al momento sono quattro le vittime delle proteste, tra cui un poliziotto, lapidato a morte dai dimostranti.