Dawei (Birmania), 29 gen. (LaPresse/AP) – La leader democratica birmana Aung San Suu Kyi ha intrapreso il primo tour per la campagna elettorale in vista delle elezioni presidenziali. Migliaia di persone l’hanno accolta e acclamata in diverse città del distretto meridionale di Dawei, gridando: “Lunga vita ad Aung San Suu Kyi”. Molti si sono presentati con bouquet di fiori. “Porteremo la democrazia nel Paese, lavoreremo per lo sviluppo. Porteremo lo stato di diritto e faremo in modo che le leggi repressive vengano abrogate”, ha detto il premio Nobel ai sostenitori, affacciandosi dal balcone al secondo piano della sede del suo partito, la Lega nazionale per la democrazia. Quindi ha continuato: “Possiamo superare ogni ostacolo con l’unità e la perseveranza”.

La Suu Kyi, 66 anni, ha dedicato gran parte della sua vita a battersi contro il regime autoritario della Birmania, ma ha trascorso 15 degli ultimi 23 anni agli arresti domiciliari, senza quindi mai riuscire a salire al potere. A Dawei, distretto costiero a sud di Rangoon, la Suu Kyi sta cercando sostegno per un altro candidato che corre per un seggio al Parlamento nelle elezioni del primo aprile (un voto suppletivo per riempire 48 seggi alla Camera bassa del Parlamento rimasti vacanti). Un risultato positivo potrebbe dare al suo partito una voce nel governo per la prima volta. Negli ultimi mesi il governo civile che ha preso il potere dalla giunta militare lo scorso anno ha dimostrato alcune aperture, come il rilascio di centinaia di prigionieri politici, il cessate il fuoco con le minoranze ribelli, l’aumento della libertà di stampa e l’alleggerimento delle leggi sulla censura.

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