Città del Guatemala (Guatemala), 22 gen. (LaPresse/AP) – L’ex dittatore del Guatemala Efrain Rios Montt potrebbe comparire davanti a una corte penale per un caso di genocidio nei confronti degli indigeni del Paese durante il suo governo negli anni ’80. Giovedì, infatti, il militare potrebbe dover deporre davanti al giudice Carol Flores, che deciderà se procedere con le accuse di genocidio. È quanto rivela il procuratore Manuel Vasquez, che spiega: “Abbiamo abbastanza prove per le accuse di genocidio e crimini contro l’umanità”. Rios Montt ha governato il Guatemala nel biennio 1982-1983 dopo un colpo di Stato militare, ed è stato accusato di aver organizzato alcuni dei peggiori massacri della guerra civile durata dal 1963 al 1996. L’ex dittatore aveva però l’immunità fino al fine del suo mandato come deputato, terminato il 14 gennaio. Rios Montt sostiene di aver operato in situazione di guerra e dice di essere disposto ad affrontare la giustizia.
Nel caso in questione, spiega il procuratore, il militare è implicato in oltre cento episodi che hanno causato almeno 1.771 morti, 1.400 violazioni dei diritti umani e lo sfollamento di almeno 29mila persone. Il processo comprende anche le prime accuse di genocidio mai avanzate nel Paese, nello specifico contro gli ex generali Mauricio Rodriguez Sanchez e Hector Mario Lopez Fuentes, capi di Stato maggiore dell’esercito sotto Rios Montt. Contro il generale Oscar Humberto Mejia, ministro della Difesa sotto l’ex dittatore, che poi depose per salire a sua volta al potere, le accuse di crimini contro l’umanità erano state sospese, poiché la corte ha riconosciuto che Mejia non è in grado fisicamente e psicologicamente di sostenere il processo. Anche Rodriguez e Lopez, ultra ottantenni, sostengono di essere nelle stesse condizioni.
Il conflitto armato in Guatemala si è concluso nel 1996, dopo tre decenni, grazie a un accordo di pace tra governo e guerriglieri di sinistra. La guerra ha causato oltre 200mila morti e dispersi, secondo stime dell’Onu, il 93% dei quali provocati da forze dello Stato e gruppi paramilitari. Anche il premio Nobel per la pace Rigoberta Menchu, che ricevette il riconoscimento nel 1992, ha accusato Rios Montt di genocidio in un tribunale spagnolo.
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