Iraq, è ancora scontro sunniti-sciiti. Allawi: Al-Maliki si dimetta

Baghdad (Iraq), 18 gen. (LaPresse/AP) – E’ necessario un nuovo leader per impedire che l’Iraq si disintegri. Lo ha detto Ayad Allawi, leader del blocco politico Iraqiya durante una conferenza stampa a Baghdad. “L’Iraq – ha dichiarato Allawi – è a un bivio. Penso che abbia bisogno di un leader in grado di perdonare, che si innalzi al di sopra del suo odio personale”. La lotta politica tra sunniti e sciiti in Iraq nelle ultime settimane è sempre più aspra. Lo scorso mese il governo di Nouri al-Maliki ha emesso un mandato di arresto contro il vicepresidente sunnita Tareq al-Hashemi, accusandolo di aver guidato squadre della morte incaricate di colpire ufficiali sciiti. Come forma di protesta, Iraqiya ha iniziato a boicottare le sessioni di Parlamento e Gabinetto. Ieri, i restanti ministri dell’esecutivo hanno sospeso i membri appoggiati dai sunniti fino a quando il boicottaggio non sarà terminato.

Oggi Allawi ha accusato al-Maliki di scagliarsi in modo ingiusto contro i rappresentanti sunniti e di alimentare in maniera deliberata una crisi politica che sta distruggendo l’Iraq. “Questo – ha continuato il leader di Iraqiya – non è il Paese per cui abbiamo combattuto contro la dittatura e non rappresenta la democrazia e la libertà per cui ci siamo sacrificati”. Se non vuole convocare le elezioni, ha detto poi Allawi, l’Alleanza nazionale di al-Maliki deve quanto meno nominare un nuovo primo ministro, che possa rispettare l’accordo di condivisione del potere mediato dagli Stati Uniti e che ha permesso la formazione dell’attuale governo dopo mesi di contrattazione politica, in seguito alle inconcludenti elezioni parlamentari del marzo 2010.

Intanto, però, non si fermano le violenze. Dalla partenza delle truppe statunitensi il 18 dicembre, gli attacchi sono anzi aumentati. Sabato scorso, 53 pellegrini sciiti, tra le principali vittime degli attacchi dell’ultimo mese, sono stati uccisi in un attentato a Zubair. Oggi sospetti insorti hanno ucciso il membro di una milizia sunnita alleata del governo assieme a tre suoi figli nella città di Latifiyah, a circa 30 chilometri a sud di Baghdad. Nella zona nordorientale della capitale, invece, un colpo di mortaio è stato sparato vicino all’ambasciata turca. Non si ha per questo caso notizia di feriti o vittime.