Tokyo (Giappone), 18 gen. (LaPresse/AP) – Il Giappone sta vagliando la possibilità di rivedere i suoi piani, annunciati questo mese, di chiudere tutte le sue centrali nucleari dopo quarant’anni dall’apertura. Il governo sta infatti considerando la possibilità di concedere ad alcuni impianti di lavorare fino a un massimo di sessant’anni. Osamu Fujimura, portavoce del Gabinetto, ha dichiarato oggi che il governo intende mantenere il limite dei quarant’anni, ma ha aggiunto che per alcune centrali si sta considerando un’estensione di venti anni. Ogni reattore dovrà soddisfare precisi requisiti di sicurezza per poter lavorare oltre il limite. In Giappone la preoccupazione sui reattori troppo vecchi è cresciuta perché tre di quelli colpiti dal disastro di Fukushima erano stati costruiti a partire dalla fine degli anni ’60. Nei prossimi anni molti altri dei 54 reattori giapponesi raggiungeranno i quarant’anni di servizio. Al momento in Giappone non esiste un limite di tempo oltre il quale le centrali nucleari vengono spente.