Gerusalemme, 10 gen. (LaPresse/AP) – Il Parlamento israeliano ha approvato un disegno di legge che introduce pene severe per migranti irregolari con lo scopo di fermare il flusso di africani che arrivano illegalmente nello Stato ebraico. La nuova legge prevede infatti l’ergastolo in caso di reati contro il patrimonio commessi da migranti e la detenzione fino a tre anni senza il processo. Chiunque aiuti immigrati clandestini rischia una pena massima di 15 anni in carcere. Secondo critici, la legge è incostituzionale e viola i diritti umani. Il governo israeliano stima che circa 50mila persone provenienti dall’Africa siano entrate nel Paese illegalmente dal 2006. Secondo le autorità di Tel Aviv, nella maggior parte dei casi si tratta di persone che vogliono vivere comodamente e non sono in fuga da persecuzioni. L’arrivo degli immigrati ha scatenato un dibattito pubblico in Israele. Secondo alcuni, gli africani sono un peso per il Paese e indeboliscono il carattere ebraico dello Stato. Altri sostengono che gli ebrei debbano essere particolarmente ospitali per chi fugge da guerra o persecuzione.